da L’isola di Arturo
L’amore, dunque, la passione, questo famoso grande fuoco, era forse un’impossibilità fantastica.
Elsa Morante
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da L’invenzione di una vita: Marguerite Yourcenar
Dal tempo della passione, poi d’una coabitazione che poteva essere ancora
percepita come provvisoria, si passa a una vera vita in comune che s’insedia nel definitivo.
Apparire dominante nei rapporti amorosi e lasciarsi, a volte, nella vita quotidiana, furiosamente dominare.
Avrà sempre verso di lui qualsiasi intensità raggiunga una passione amorosa, reale, fantasmatica, reinventata, quella specie di assoluta indulgenza propria alle madri: ammira il suo bel volto sopito; troverà sempre magnifiche le foto che lui scatterà durante tutti loro peripli; scuserà tutte le sue colpe, le sue violenze contro di lei.
Chi sarà così insensato da morire senza aver fatto almeno il giro della propria prigione?
Un pugnale per uccidere l’ego.
Il pugnale di esasperazione che si nutre per coloro con cui si vive, anche quando li si ami.
E si limitava a domandarsi solo a volte, da dove le venisse quell’arte di spingere la gente con cui intrecciava legami passionali sino all’estremo della pazienza?
Josyane Savigneau
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da Una passione
Ella lo amò di un amore sfrenato, affannoso.
Murata in quella passione frenetica, non pensava più a niente; si era data tutta, corpo, anima, reputazione, situazione, felicità; aveva gettato tutto in quella fiamma del cuore, come, per un sacrificio, si gettano nel rogo tutti gli oggetti più preziosi.
Guy de Maupassant
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da Una risposta ad una lettera
In ogni passione infatti c’è un anelito verso qualcosa, dove è custodito il segreto della nostra esistenza.
Delle passioni allora bisogna aver cura.
Bisogna accoglierle e sedurle affinchè cedano il loro segreto.
Se le si contrasta diventano violente e travolgenti come fiumi a cui è stato bloccato lo scorrimento.
Se le si reprime e la cosa riesce, ci abbandonano nell’indifferenza e nella nausea dell’esistere.
Le passioni vanno seguite.
Esse dicono che siamo al di là di quello che vorremmo essere o che gli altri vogliono che noi si sia.
Umberto Galimberti