da L’ignoranza
<< In una quartina parla della tristezza, dice che vuole farne una casa e
chiudercisi dentro per trecento anni. Trecento anni. Tutti noi ci siamo
visti davanti un tunnel lungo trecento anni.>>
Di Milan Kundera
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da Artemisia
Conobbe che finora la sua tristezza era stata un passatempo, quasi un gioco: non c’era uomo, animale o pietra che non glielo confermasse, oggi che aveva assaggiato la morte, con una particola indifferenza o lontananza: quasi fossero stati sciolti certi invisibili ormeggi e lei navigasse già, mentre gli altri stavano fermi su una riva da cui si era esiliata per sempre.
La vita era pesante e torbida, acqua che non si puo’ piu’ bere.
Di Anna Banti
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da Jean-Claude Izzo
L’alcol bevuto durante il viaggio aveva di nuovo gettato un ponte fra le loro due solitudini.
I suoi occhi quando li aprì non brillavano di felicità.
Erano un oceano di tristezza.
Si erano amati lentamente, finche’ aveva sentito le unghie di lei solcargli al schiena.
Ma -e Rico lo capì soltanto più tardi- avevano solo goduto uno dell’altra e non uno per l’altra.
Due corpi estranei che si saziavano di una felicità effimera.
Di Il sole dei morenti
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da I giardini dei popoli sotto le onde
C’è in Elena una costante: quella del tradimento e dell’inganno, soprattutto
dell’autoinganno.
E’ piena di melanconia, di tristezza, di dolore, non solo perchè semina ovunque sciagure, ma perchè tutti quelli che la amano la ingannano, si ingannano, sono ingannati da lei.
E lei è sempre la più ingannata da tutti, la meno donata, la più derubata.
Percio’ il suo unico sogno realizzabile e’ il puro desiderio, nella morte: solo per gli esseri semplici e per gli dei esistono amore e odio interi e senza fine.
Di Rosita Copioli
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da Noi siamo un colloquio
La tristezza è un’emozione friabilissima ma è anche il nocciolo di ogni depressione che è una definizione clinica e non psicopatologica e fenomenologica.
Di Eugenio Borgna