28 giugno 2007 – La libertà di morire. Il testamento biologico

Giovedì 28 giugno 2007
La libertà di morire. Il testamento biologico
Incontro con Luisella Battaglia e Antonina Nobile Fidanza

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Scrive Luisella Battaglia: “La nascita della bioetica, negli anni settanta, ha posto al centro del dibattito le cosiddette questioni di “entrata” e di “uscita” dalla vita, stimolando una accresciuta attenzione per il tema della morte.
Si assiste, quindi, in questi decenni a una progressiva presa di coscienza e a un’assunzione di responsabilità nei confronti dei problemi connessi al morire. Sembra emergere un nuovo atteggiamento improntato alla richiesta di conoscere la diagnosi della propria malattia e di decidere in merito alle diverse strategie terapeutiche e, in generale, in merito al proprio destino.
E’ il rifiuto del “paternalismo medico”: il medico non deve trattare il paziente come un bambino da proteggere ma considerarlo come un agente libero e autonomo. Per la prima volta nella storia un medico si trova nella situazione di poter continuare a tenere in vita un paziente ed è proprio questa capacità della scienza e della tecnologia di ritardare indefinitamente la morte e a far nascere la richiesta di riprendere possesso della propria vita attraverso il testamento biologico (living will)”.