La ricezione della musica contemporanea tra analisi e ascolto
Musica e Psicoanalisi. La ricezione della musica contemporanea tra analisi e ascolto
Incontro con Davide Cicchetti, cantante lirico. Presenta il tema e l’ospite Gianni Nobile, psicoterapeuta del CSTCS – giovedì 8 novembre 2007
Riferendosi ai diversi tipi di attenzione a cui la musica, a seconda della sua struttura, ci costringe, Adorno propone di ascoltare la musica “nuova” in un modo diverso, dato che essa “non ammette quella passiva sensazione di benessere che erroneamente ci si attende dalla musica tradizionale”. Questo perché “ la musica moderna , con il disorientamento che provoca nell’ascoltatore, getta il seme dell’inquietudine”. Queste parole di Adorno evidenziano quanto la musica attraverso il suo linguaggio possa mettersi in contatto con le nostre strutture affettive profonde, che rispondono poi con vissuti diversi, a seconda delle forme musicali proposte.
Davide Cicchetti si è laureato in musicologia all’Università di Pavia, studia con Elizabeth Smith e si perfeziona con William Matteuzzi. Debutta nel 1997 a Lucca come Paolino ne “Il Matrimonio segreto” di Cimarosa e quindi canta a Palermo ne “Il Campanello” di Donizetti con la regia di Enzo Dara e a Brescia, Cremona e Piacenza in “Manon Lescaut” di Puccini. Nel 1998 canta al Politeama di Palermo “Adina” di Rossini e “La morte dell’aria” di Petrassi. Il 1999 vede la partecipazione a “Eugene Onegin” al Teatro Massimo di Palermo, Almaviva ne “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini a Bari con la regia di Enzo Dara e a Rovigo, Trento e Bolzano per la regia di Nichetti e la direzione di Karl Martin, Albazar ne “Il Turco in Italia” di Rossini a Pisa, Mantova e Lucca. Nel 2000 canta a Mantova ne “Il Filosofo di campagna” di Galuppi, quindi è Lindoro nel “L’Italiana in Algeri” al Massimo di Palermo (regia di Scaparro e direzione di Steven Mercurio) e poi Libenskof ne “Il Viaggio a Reims” all’Engadin Opern Festival. Anche gli anni successivi sono ricchi di impegni: da “Il Trionfo di Clelia” di Gluck a Lugo, al Fenton nel “Falstaff” verdiano al Wexford Opera Festival, al rossiniano Eduard II nel “Robert Bruce”, in prima esecuzione moderna al Festival della Valle d’Itria, fino al debutto nel ruolo di Argirio in “Tancredi” di Rossini a Piacenza. Nell’aprile 2003 da segnalare l’impegno nella produzione di “Sly” di Wolf-Ferrari al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2004 canta Almaviva ne “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini alla Fenice di Venezia sotto la direzione del M°. Viotti, “Hamlet” di Thomas, “Il Pigmalione” di Donizetti (nel ruolo del titolo) e “Falstaff” diretto dal M° Collado e “Ariadne auf Naxos” di Strauss al Verdi di Trieste. Tra i prossimi impegni “Il Barbiere di Siviglia” (Conte d’Almaviva) a Lucerna, “Manon Lescaut” (Edmondo) nel circuito toscano, a Trento e Bolzano e “Il Turco in Italia” (Albazar) al Teatro dell’Opera di Roma.