da Inserzioni per una casa in cui non voglio più abitare
Nello stabilimento metallurgico Poldi i disperati sollevano una speranza infangata.
E’ strano come la vita sia sempre di nuovo inventata e amata, anche se un cervello di stagnola genera immagini storpie e il torace sfondato sputa sfortuna. E’ ancora sempre bello quando l’uomo abbandona la lista dei cibi e la calcolatrice e la famiglia e se ne va dietro una splendida stella.
Ancora sempre è stupenda la vita, quando l’uomo si illude d’esser capace di ottenere con la forza tutto il mondo in un metro quadrato.
Di Bohumil Hrabal
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da Oceania
Baciami ancora se lo vuoi
vorrei le mani nei pensieri
vorrei poter sperare che
dove finisce il tuo dolore
nasca un incontro tra te e me.
Di Mario Castelnuovo
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da Lei così amata
Lì non saliva mai nessuno .
Lì c’era un perfetto silenzio. Sedette sulla sua solita roccia e si accese l’ennesima sigaretta della giornata.
Avrebbe avuto molte cose da fare, e non voleva farne nessuna.
Nemmeno pensare.
I pensieri avevano una consistenza insostenibile.
Stavolta anche le decisioni più semplici sembravano dover essere definitive.
Come se avesse consumato tutte le possibilità e non gliene restasse che una.
Partire di nuovo.
Trovarsi una destinazione qualsiasi, un continente o fermarsi: accettare uno scopo e un mestiere.
Cercare una speranza o rinunciare a qualunque salvezza.
Di Melania G. Mazzucco
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da Poesie
La bambina che va sotto gli alberi
non ha che il peso della sua treccia,
un fil di canto in gola.
Canta sola
e salta per la strada; che’ non sa
che mai bene più grande non avrà
di quel po’ d’oro vivo per le spalle,
di quella gioia in gola.
A noi che non abbiamo
altra felicità che di parole,
e non l’acceso fiocco e non la molta
speranza che fa grosso a quella il cuore,
se non è troppo chiedere, sia tolta
prima la vita che quel solo bene.
Di Camillo Sbarbaro